INDENNITA' COMPENSATIVA CE
Le C.C.
M.M. sono state delegate dalla regione Abruzzo per la
gestione dell’Indennità Compensativa CEE ai sensi del
Regolamento CEE n. 950/97.
Considerando che nella Comunità la struttura
del settore agricolo è caratterizzata da un certo numero di
aziende alle quali mancano le condizioni strutturali atte a
garantire redditi e condizioni di vita equi agli agricoltori
e alle loro famiglie e, quindi, il sostegno alle zone
svantaggiate dovrebbe contribuire ad un uso continuato delle
superfici agricole, alla cura dello spazio naturale, al
mantenimento e alla promozione di sistemi di produzione
agricola sostenibili.
L'aiuto alle zone svantaggiate contribuisce a
conseguire i seguenti obiettivi:
-
garantire un uso continuato delle superfici
agricole e favorire in tal modo il mantenimento di una
comunità rurale vitale,
-
conservare lo spazio naturale,
-
mantenere e promuovere sistemi di
produzione agricola sostenibili, che tengono particolare
conto dei requisiti in materia d'ambiente.
-
Gli agricoltori delle zone svantaggiate possono ricevere
indennità compensative.
-
Le
indennità compensative sono accordate per ettaro di terreni
agricoli ad agricoltori:
-
che coltivano una superficie minima di
terreno da definire,
-
che si impegnano a proseguire un'attività
agricola in una zona svantaggiata per almeno un
quinquennio a decorrere dal primo pagamento dell'indennità
compensativa, e
-
che utilizzano, secondo le buone pratiche
agricole consuete, pratiche compatibili con la necessità
di salvaguardare l'ambiente e di conservare lo spazio
naturale, in particolare applicando sistemi di produzione
agricola sostenibili.
Le indennità compensative sono fissate a un
livello:
Le indennità compensative sono debitamente
diversificate in funzione:
-
della situazione e degli obiettivi di
sviluppo propri di ciascuna regione,
-
della gravità degli svantaggi naturali
permanenti che pregiudicano le attività agricole,
-
degli specifici problemi ambientali da
risolvere, se del caso,
-
del tipo di produzione e, se del caso della
struttura economica dell'azienda.
Gli agricoltori possono usufruire di un aiuto
sotto forma di pagamenti volti a compensare i costi e le
perdite di reddito originati, nelle zone sottoposte a
vincolo ambientale, dall'attuazione di limitazioni basate su
disposizioni comunitarie in materia di protezione
dell'ambiente se e per quanto detti pagamenti siano
necessari per risolvere i problemi specifici derivanti da
dette disposizioni.
-
L'importo dei pagamenti deve essere fissato
in modo da evitare compensazioni eccessive, specie per i
pagamenti destinati a zone svantaggiate.
-
Il massimale preso in
considerazione per gli aiuti comunitari è fissato
nell'allegato.
Le zone svantaggiate comprendono:
-
zone di montagna (articolo 18),
-
altre zone svantaggiate (articolo 19) e
-
zone nelle quali ricorrono svantaggi
specifici (articolo 20).
Le zone di montagna sono quelle
caratterizzate da una notevole limitazione delle possibilità
di utilizzazione delle terre e da un notevole aumento del
costo del lavoro, dovuti:
-
all'esistenza di condizioni climatiche
molto difficili a causa dell'altitudine, che si traducono
in un periodo vegetativo nettamente abbreviato,
-
in zone di altitudine inferiore,
all'esistenza nella maggior parte del territorio di forti
pendii che rendono impossibile la meccanizzazione o
richiedono l'impiego di materiale speciale assai oneroso,
ovvero
-
a una combinazione dei due fattori, quando
lo svantaggio derivante da ciascuno di questi fattori
presi separatamente è meno accentuato, ma la loro
combinazione comporta uno svantaggio equivalente.
Le zone svantaggiate minacciate di
spopolamento e nelle quali è necessario conservare
l'ambiente naturale sono composte di territori agricoli
omogenei sotto il profilo delle condizioni naturali di
produzione e per esse devono ricorrere tutte le seguenti
caratteristiche:
-
esistenza di terre poco produttive, poco
idonee alla coltivazione, le cui scarse potenzialità non
possono essere migliorate senza costi eccessivi e che si
prestano soprattutto all'allevamento estensivo,
-
a causa della scarsa produttività
dell'ambiente naturale, ottenimento di risultati
notevolmente inferiori alla media quanto ai principali
indici che caratterizzano la situazione economica
dell'agricoltura,
-
scarsa densità, o tendenza alla regressione
demografica, di una popolazione dipendente in modo
preponderante dall'attività agricola e la cui contrazione
accelerata comprometterebbe la vitalità e il popolamento
della zona medesima.
Possono essere assimilate alle zone
svantaggiate altre zone nelle quali ricorrono svantaggi
specifici, e nelle quali l'attività agricola dovrebbe essere
continuata, se del caso e a talune condizioni particolari,
per assicurare la conservazione o il miglioramento
dell'ambiente naturale, la conservazione dello spazio
naturale e il mantenimento del potenziale turistico o per
motivi di protezione costiera.
Referente:
Geom. Giuseppe Celli
Tel. 0861/ 698523 Fax 0861/ 698718
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