AGRICOLTURA
Sviluppo Agricolo
Gli interventi attuabili sul territorio comunitario sono:
-
azioni di incentivazione agli investimenti
produttivi nel settore dell’agricoltura e con particolare
interesse per le specialità del mondo rurale, ivi compreso
la diversificazione ed ampliamento delle fonti di reddito;
-
azioni di incentivazione degli investimenti
nel settore forestale e tutela dell’ambiente;
-
azioni di incentivazione degli investimenti
nel settore artigianato con particolare attenzione per
l’artigianato tipico e la trasformazione dei prodotti
tipici;
-
azioni di incentivazione degli investimenti
nel settore del turismo con particolare attenzione al
turismo rurale nella sua più ampia forma come definita dalla
legge regionale n. 95 del 25\05\2000;
-
azioni di azioni di incentivazione degli
investimenti nel settore del commercio con particolare
attenzione alle piccole attività nelle zone interne e nei
piccoli centri ed alle attività di vendita dei prodotti
tipici;
-
in azioni di incentivazione e promozione per
il rafforzamento dell’integrazione produttiva (filiere),
dell’associazionismo fra imprese, della propensione a
consorziarsi;
-
in azioni “orizzontali” per la promozione, la
pubblicità ed il marketing; per l’incremento e la
qualificazione dell’offerta di servizi alle imprese; per la
diffusione della cultura economica ed imprenditoriale.
In particolare il ruolo della Comunità Montana si evidenzia
da una parte nella disponibilità di proprie autonome risorse
da disporre per cofinanziare specifici interventi di privati
che assumono valenza strategica per lo sviluppo del
territorio e dall’altra nella promozione di azioni
collettive e di filiera tali da migliorare la competitività
dei prodotti e nella assistenza alle singole imprese per
attivare le proprie strategie aziendali.
Si riportano di seguito le singole azioni con evidenziato le
risorse disponibili sulle specifiche azioni regionali ed i
campi di intervento della Comunità Montana
7.2 Sostegno alle attività produttive
agricole
7.2.1 Obiettivi specifici
La Comunità Montana, in coerenza e sinergia con gli
indirizzi regionali in materia, si pone l’obiettivo di:
In particolare si intende favorire l’ammodernamento del
sistema produttivo locale incidendo, da un lato, sulla
competitività del sistema produttivo agricolo e,
dall’altro, sul settore forestale, privilegiando sia la
diversificazione dei redditi delle aziende , sia le attività
economiche autonome, privilegiando le iniziative che
permettono un’integrazione ed una valorizzazione delle
produzioni locali.
Si sottolinea il ruolo fondamentale che riveste per l’area
della Comunità Montana l’agricoltura ed il settore forestale
e le potenzialità naturali derivanti dalla presenza di
agricoltura estensiva che privilegia la qualità del
prodotto.
7.2.2 Quadro di riferimento di settore
Per il territorio montano la Regione Abruzzo, all’art. 18
“attività produttive agricole” della legge 18\05\2000 n. 95
“Nuove norme per lo sviluppo delle zone montane”, pone un
notevole interesse alle attività agricole:
-
al comma 2 promuove la permanenza
dell'attività agricola nel territorio montano anche
attraverso la corresponsione di incentivi per le
infrastrutture, la razionalizzazione del processi
produttivi, lo sviluppo della qualità dei prodotti, il
miglioramento dell'efficienza delle strutture agrarie.
-
al comma 3, al fine di agevolare il processo
di ristrutturazione del settore della produzione lattiera
delle zone montane e di consentire alle aziende ivi ubicate
l'ottenimento di redditi adeguati, offre la possibilità alle
Comunità montane di concedere agli imprenditori agricoli,
singoli od associati, contributi per l'acquisizione della
proprietà di quote latte
-
al comma 4, al fine di mantenere diffusa la
pratica dell'utilizzo dei pascoli montani esistenti, ai
conduttori di pascoli possono essere concessi contributi per
la permanenza estiva del conduttore, del personale di aiuto
e per ciascun capo monticato. Ed al comma 5 ai proprietari
dei pascoli possono essere concessi contributi, per il
recupero, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli
edifici e delle strutture accessorie funzionali all'attività
svolta. Al comma 6 possono inoltre essere concessi
contributi ai pastori per il pascolo di ovini e caprini su
versanti in tutto o in parte abbandonati ed incolti.
All’art. 19 “Interventi a favore della ricomposizione
fondiaria e dei giovani agricoltori”
-
Al comma 1, al fine di favorire l'accesso dei
giovani all'attività agricola, di evitare la frammentazione
delle aziende agricole nelle zone montane, di promuovere
operazioni di ricomposizione fondiaria, la Regione accorda
la priorità nel finanziamento per l'acquisto di terreni, per
la formazione e per l'arrotondamento della proprietà
coltivatrice, sino alla concorrenza di almeno il 50% delle
disponibilità finanziarle recate dalle leggi vigenti in
materia di formazione della proprietà coltivatrice ed al
comma 2, le Comunità montane possono concedere contributi a
copertura totale o parziale delle spese per gli atti di
compravendita e di permuta dei terreni.
All’art. 17 “Organizzazioni montane per la gestione dei beni
agro-silvo-pastorali” la Regione riconosce le organizzazioni
montane che gestiscono i beni agro-silvo-pastorali in
proprietà collettiva, comunque denominate, quali soggetti
concorrenti alla tutela sociale ed economica del territorio
montano, attribuendo loro la personalità giuridica di
diritto Privato, previa verifica della sussistenza ci
presupposti in ordine ai nuclei familiari ed agli utenti
aventi diritto ed ai beni oggetto della gestione
comunitaria. Ed offrendo loro la possibilità di modificare
la destinazione dei beni per consentire la realizzazione di
interventi funzionali ad attività del settore primario e di
impianti di trasformazione e commercializzazione dei
prodotti agro-silvo-pastorali nonché per la realizzazione di
infrastrutture turistiche.
Il Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2000\2006 è
completamente indirizzato al mondo agricolo e forestale, ed
in particolare al mondo rurale: si riportano, riassunti, gli
indirizzi in materia
a) Investimenti nelle aziende agricole si prevedono aiuti pari al 50\ 55% della spesa ammissibile
per le zone montane, a sostegno agli investimenti nelle
aziende mirati a:
-
migliorare la qualità dei prodotti agricoli.
-
ridurre i costi di produzione.
-
valorizzare i prodotti aziendali attraverso
la trasformazione e la vendita diretta.
-
adeguare le aziende alle normative in vigore
sulla sicurezza sul lavoro ed a quelle igienico-sanitarie.
-
incrementare e diversificare le fonti di
reddito.
-
migliorare le condizioni di vita e di lavoro.
Riguarda in particolare i seguenti settori:
-
viticoltura;
-
olivicoltura;
-
ortofrutticoltura;
-
piante industriali (patata, bietola e
tabacco);
-
florovivaismo;
-
produzioni no-food, canapa e lino;
-
zootecnia da latte nei comparti bovino ed ovicaprino;
-
zootecnia da carne nei comparti ovicaprino,
avicunicolo, bovino e suinicolo.
gli interventi ammissibili comprendono:
-
investimenti di natura fondiaria
(sistemazioni idraulico-agrarie, drenaggi, impianti di
irrigazione, impianti arborei),
-
interventi di miglioramento agronomico di
pascoli e prati-pascoli nelle zone di montagna, di edilizia
(costruzione, riattamento di fabbricati rurali funzionali
all’esercizio delle attività di coltivazione, allevamento,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali
e magazzinaggio delle scorte e del parco meccanico
aziendale),
-
acquisto di attrezzature fisse e mobili,
macchine agricole e macchinari in genere legati alla
produzione agricola, la cui consistenza si presenta, allo
stato attuale, insufficiente dal punto di vista qualitativo
e quantitativo.
-
Dette tipologie di investimento
potranno essere riferite anche alle attività diversificate
nell’azienda (agriturismo, artigianato tipico, vendita
diretta e prima trasformazione dei prodotti aziendali) con
estensione dell’ammissibilità anche ad interventi di
recupero ed adeguamento di strutture e dei fabbricati rurali
aziendali per attività ricettive e pararicettive, comprese
attività sportive e ricreative.
b) Insediamento dei giovani agricoltori
La misura mira a favorire il primo insediamento di giovani
agricoltori per incrementare il ricambio generazionale in
agricoltura e contribuire al miglioramento complessivo delle
condizioni strutturali del settore con aiuti
all’insediamento pari a 20.000 Euro in aree svantaggiate
cui vanno aggiunte le agevolazioni sugli interessi per un
ammontare massimo complessivo di 25.000 Euro, riferito all’attualizzazione
degli interessi agevolati su un mutuo contratto per
sostenere le spese di insediamento (costruzione o
adeguamento di fabbricato per abitazione in azienda, spese
formative per l’acquisizione delle conoscenze e competenze
professionali richieste).
c) Prepensionamento
La misura incentivi al ricambio generazionale in
agricoltura, attraverso la cessione delle aziende da parte
di imprenditori anziani verso imprenditori più giovani.
Si prevede:
-
per il cedente, un’indennità massima di
15.000 Euro/anno quale indennità fissa per azienda, con un
massimo di 150.000 Euro, rapportato al periodo massimo di
godimento del diritto (15 anni);
-
per i lavoratori agricoli, un’indennità di
3.500 Euro/anno quale indennità fissa per azienda, con un
massimo di 35.000 Euro, rapportato al periodo massimo di
godimento del diritto (10 anni).
d) Sostegno a zone svantaggiate e a zone soggette a vincoli
ambientali
La misura finanzia un aiuto diretto al reddito degli
agricoltori con azienda ubicata nelle zone svantaggiate ed
in quelle soggette a vincoli ambientali, al fine di
compensare le limitazioni imposte alle attività agricole.
Nel calcolo del valore dell’indennità compensativa si tiene
conto delle effettive difficoltà ad operare in questi
ambienti in termini di maggiori costi di produzione,
maggiori costi di residenzialità, maggiori difficoltà
connesse alla carenza di servizi, ecc.
e) Misure agro ambientali
Le misure agro ambientali raccolgono in un unico quadro
programmatico le azioni di sostegno dei metodi di produzione
agricola compatibili con la protezione dell’ambiente e la
conservazione dello spazio naturale.
In pratica si realizzeranno le seguenti azioni i cui
contenuti vanno al di la dell’adozione delle buone pratiche
agricole:
-
riduzione dell’impiego di input chimici nei
processi di produzione agricoli;
-
incentivazione all’introduzione di produzioni
agricole con metodo biologico;
-
conservazione e miglioramento dell’ambiente,
del paesaggio e delle risorse naturali;
-
cura dei terreni agricolo forestali
abbandonati ed a rischio.
-
l’intensità dei premi varierà a seconda dell’ubicazione
dell’azienda nelle diverse Fasce Territoriali, che
individuano diverse zone agrarie della regione.
f) Miglioramento delle condizioni di trasformazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli
-
la misura, anche attraverso la creazione ed utilizzazione
di appropriati strumenti di valorizzazione e tutela della
qualità, si pone i seguenti obiettivi.
-
orientare la produzione agricola verso reali
sbocchi di mercato e favorirne la creazione di nuovi;
-
migliorare e razionalizzare i processi di
trasformazione e commercializzazione attraverso
l’applicazione di nuove tecnologie e processi innovativi;
-
migliorare e controllare la qualità dei
prodotti e dei processi di produzione;
-
migliorare e controllare le condizioni
sanitarie
-
curare gli aspetti correlati alla tutela
dell’ambiente, favorendo il riciclaggio dei contenitori, la
depurazione dei reflui ed il risparmio di energia.Ciò
attraverso aiuti alle iniziative di settore con un
contributo pubblico pari mediamente al 45%.
g) Imboschimento delle superfici agricole
La misura è indirizzata all’incremento e miglioramento del
patrimonio forestale ed alla possibilità di concorrere alla
valorizzazione economica complessiva del settore in
un’ottica di filiera; si prevede:
-
un contributo per ettaro imboschito, per i costi
di impianto;
-
un contributo annuale per ettaro imboschito,
relativo ai costi di manutenzione, per un periodo non
superiore ai 5 anni;
-
un premio annuale per ettaro imboschito,
relativo alle perdite di reddito, per un periodo non
superiore ai 20 anni.
-
Sono ammessi al finanziamento le seguenti azioni:
-
imboschimento di superfici agricole e
manutenzione dei nuovi impianti per un periodo massimo di
cinque anni successivi a quello di impianto;
-
creazione e manutenzione di fasce
frangivento;
-
creazione e manutenzione di siepi ed
alberature a più livelli,
Le tipologie di imboschimento (anche ai fini della
costituzione di fasce frangivento) ammissibili al sostegno
della presente misura, sono:
-
impianti di arboricoltura da legno;
-
imboschimenti su base naturalistica;
-
imboschimenti con specie a rapido
accrescimento coltivate “a ciclo breve”;
-
impianti con specie micorizzate.
i) Diversificazione delle attività del settore agricolo e
delle attività affini allo scopo di sviluppare attività
plurime o fonti alternative di reddito.
L’esigenza di salvaguardare la permanenza delle aziende
agricole nelle zone svantaggiate ed in condizioni
strutturali tali da non assicurare adeguati livelli di
redditività, impone l’adozione di diverse tipologie di
sostegno che favoriscano lo sviluppo della pluriattività e
l’attivazione di fonti alternative di reddito. Per
contribuire all’obiettivo suddetto, la presente misura
prevede l’erogazione di aiuti alle aziende agricole che
attuino:
-
investimenti per la diversificazione delle
produzioni agricole, mediante introduzione di coltivazioni
“no food”, con riferimento a piante officinali e
coltivazioni da fibra;
-
investimenti per la realizzazione di piccoli
allevamenti destinati al ripopolamento di specie faunistico-venatorie;
-
investimenti per la realizzazione di attività
agrituristiche, sia di tipo ricettivo che pararicettivo;
-
investimenti per la realizzazione di attività
artigianali collegate alla tradizione ed alla cultura
contadina, da realizzarsi all’interno dell’azienda.
Il sostegno alle aziende agricole attuato nell’ambito della
presente misura prevede l’erogazione di contributi in conto
capitale, nella misura massima del 55% della spesa
ammissibile e con una differenziazione in funzione della
natura del soggetto proponente.
l) Tutela dell’ambiente in relazione all’agricoltura
La presente misura promuove la conservazione dell’ecosistema
pascolo e la sua salvaguardia anche come elemento
paesaggistico, attraverso la razionalizzazione della
gestione, la riduzione dei rischi di incendio, la
diversificazione delle attività per conservare l’ambiente
montano attraverso contributi agli agricoltori pari a 50
Euro/U.B.A. monticato.
Le azioni riguardano:
-
la diffusione di opportune tecniche di
pascolamento rotazionale;
-
la realizzazione di lavorazioni per il
miglioramento ed il rinnovamento del cotico erboso, al fine
di evitare fenomeni di erosione;
-
la manutenzione costante delle strutture al
servizio dell’attività zootecnica;
-
il costante controllo del bestiame al
pascolo;
-
la sorveglianza antincendio da parte degli
agricoltori.
Per il settore agrituristico si evidenzia la legge
regionale n. 32 del 31\05\94 come modificata dalla legge
regionale n. 12\98;
7.2.3 Interventi
Dal quadro sopra evidenziato emergono le seguenti tipologie
di interventi:
1) concessione di contributi da parte della Regione
Abruzzo a valere sulle linee finanziarie ricomprese nel
Piano Regionale di Sviluppo Rurale e sulle singole leggi di
settore, per le iniziative di soggetti privati per le quali
la Comunità Montana intende dare un sostegno organizzativo
assistenziale aiutando le stesse nelle richieste attraverso
lo sportello per l’assistenza tecnica;
2) promozione di forme associative miste con il
settore commercio, i produttori di prodotti artigianali
tipici, consumatori locali per l’acquisto e la vendita di
prodotti.
3) Aiuti alle singole imprese agricole ubicate nelle
zone svantaggiate (indennità compensativa.
4) Aiuti alle singole imprese ricompresi nel
Programma Regionale LEADER+
5) Concessione di contributi per interventi di
manutenzione e conservazione del patrimonio silvo forestale
ai sensi dell’art. 14 della L.R. 95\2000;
6) Concessione di aiuti alle strutture di gestione
forestale ai sensi dell’art. 16 della l.r. 95\2000;
7) concessione di contributi da parte della Regione
Abruzzo a valere sulle linee finanziarie ricomprese nel
Piano Regionale di Sviluppo Rurale per le iniziative di
soggetti privati per le quali la Comunità Montana intende
dare un sostegno organizzativo assistenziale aiutando le
stesse nelle richieste attraverso lo sportello per
l’assistenza tecnica;
La Comunità Montana si riserva inoltre di finanziare
particolari iniziative private che assumono un ruolo
strategico per il raggiungimento degli obiettivi del piano.
Referente:
Geom. Giuseppe Celli
Tel. 0861/ 698523 Fax 0861/ 698718
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