La idrografia di un paese viene
determinata dalla sua orografia, con la quale è in relazione
strettissima; le formazioni dei monti hanno dato luogo a
pendici da cui scorrono le acque ed a valli nelle quali esse
si radunano per essere convogliate ai grandi bacini, che
costituiscono tanta parte del nostro globo.
I corsi d’acqua
esercitano una forte influenza non solo nell’economia generale
della natura ma anche nella vita pratica , e per i grandi
vantaggi che essi possono arrecare alle condizioni fisiche e
naturali delle contrade attraversate, all’agricoltura,
all’industria e al commercio.
Innumerevoli sono
i corsi d’acqua della prov. di Teramo che dalla catena
montuosa discendono alla pianura, e se tutti dovessero
sfociare nel mare direttamente, ben più frastagliata ne
sarebbe la regione, e poca terra rimarrebbe all’agricoltura;
ma la maggior parte di essi, si raccoglie in corsi d’acqua
maggiori, che si riversano nel mare.
Essi sono: la
Vibrata, il Salinello, il Tordino, il
Vomano, il Piomba ed il Fino-Saline ,
ed agli estremi il Tronto e il Pescara, che separano la
provincia, l’uno dalla Provincia di Ascoli, l’altro da quella
di Pescara.
Da ciò si capisce che la nostra provincia è
ripartita per valli e bacini; essa poi presenta un’altra
particolarità idrografica, quella cioè, che
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tutte le sue
acque si riversano senza eccezione nel mare Adriatico. Essa è
costituita come da un gran piano inclinato, che dal mare si
eleva fino al sommo della catena appenninica, sul quale
scorrono le acque di pioggia, di sorgente e di scioglimento
delle nevi.
La
superficie dei singoli bacini è così ripartita:
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