| OPERA 46BENEDIZIONE DELLA STALLA
 (70x50) 1979
 Descrizione Nell'ormai ben nota 
					Ģenciclopedia ruraleģ, folta d'arguzie e di particolari, il 
					bianco del cāmice e il bianco dei bovi (attentissimi, e le 
					code nervose fendono l'aria e l'angustia del luogo), 
					sottolineati da altrettali seppur minori notazioni 
					cromatiche, firma compresa, illuminano il caldo 
					dell'ambiente e dānno il crisma alla memoria. Nomenclatura-folk Come č visibile anche sulla tela, alcuni contadini confondevano S. 
					Antonio di Padova (13 giugno) con S. Antonio Abate (17 
					gennaio), tradizionale patrono degli animali; altri, per 
					maggior sicurezza, tenevano esposti nella stalla i quadri di 
					entrambi. La confusione fu originata dal trasferire la festa 
					(invernale) di S. Antonio Abate al clima mite di giugno 
					unendola a quella dell'omonimo Santo. Mentre il 
					bifolco si leva il cappello al rito, la massaia secondo la 
					tradizione offre al Sacerdote alcune uova raccolte al nido
					(lu 
					nide), come indicano le due galline ancora accovacciate 
					sul grosso cesto. Nella stagione invernale, oltre che a 
					ricovero di attrezzi, la stalla serviva da laboratorio per 
					varie opere di artigianato rustico.   |