| 
                  Annunziata 
					Scipione è nata vive e lavora ad Azzinano di Tossicìa 
					(Teramo). Di famiglia contadina, ha frequentato la scuola 
					primaria fino alla terza elementare. Sposata al capomastro 
					Ettore Di Pasquale, divide il tempo tra la casa la campagna 
					e il cavalletto; il figlio Piero, podista a livello 
					nazionale, insegna educazione fisica.
 L'ingresso della Scipione nel tempio dell'arte è dovuto solo 
					ad uno straordinario talento naturale, rimasto latente fino 
					all'età adulta. Si mette a scolpire e a dipingere in piena 
					maturità. Il fatto diventa più strano se si pensa che la 
					pittrice era sprovvista di qualsiasi informazione «tecnica» 
					sull'arte figurativa: unico antefatto erano gli abbozzi che 
					da pastorella tracciava col carbone sulla porta della stalla 
					o le figurine di creta che modellava in campagna seguendo il 
					gregge.
 Sensibilissima, di forte intuizione e di memoria terribile, 
					la Scipione sebbene «illetterata», costituisce una vera 
					miniera circa le tradizioni del suo ambiente, il linguaggio 
					dialettale e le peculiarità che presenta nelle sue tele.
 Inizia come per caso verso il 1968 scolpendo a tuttotondo 
					legno locale; finché nel 1972, spinta come da forza 
					irresistibile, passa improvvisamente e stabilmente alla 
					pittura. Già nel 1973 si segnala in estemporanee, mentre nel 
					1974-75 si afferma largamente in campo nazionale e fuori 
					d'Italia. Sue opere sono state presentate a Londra, Parigi e 
					altrove, e figurano in collezioni private e in vari musei di 
					arte moderna. Numerose le partecipazioni a mostre e premi.
 Sue personali ad Ascoli Piceno, Terni, Teramo, Spoleto, 
					L'Aquila, Roma, Ravenna e
					in molte altre località.
 Forse il riconoscimento più ambito, e che molto ha sorpreso 
					l'Autrice, è che due suoi quadri caratteristici 
					(Pellegrinaggio a Roma e I taglialegna all'Angelus) sono 
					stati prescelti per celebrare e ricordare in tutta Italia 
					l'Anno Santo «straordinario» 1983-84: riprodotti a colori in 
					un grande manifesto, sono restati esposti negli Uffici 
					Postali per l'intero anno. Gli originali invece sono stati 
					esposti per l'anno giubilare nella Galleria Nuovo Sagittario 
					di Milano; i due quadri inoltre sono riprodotti nel Libro 
					degli Anni Santi Straordinari, strenna d'eccezione, insieme 
					a francobolli commemorativi in argento (Luciano Panichi 
					Editore, Milano 1984).
 
 Tratto dal libro "L'arte naif di 
					Annunziata Scipione" di Padre Natale Cavatassi e Giammario 
					Sgattoni
 | 
                    
                      |  |  
                      | 
                      la pittrice Annunziata Scipione
 
 
 |  |