| OPERA 3PASTORI AL PASCOLO
 (80x60) 1972
 Descrizione Oh l'infanzia perduta sui 
					collicelli attorno ad Azzinano, tra i rabeschi del frutteto 
					e la molle verzura del prato, il piccolo armento assiepato 
					sotto lo sguardo vigile dei cani neri, le mammelle delle 
					pecore gonfie di latte, gli agnellini scherzosi, l'agnello 
					transfuga ormai tra le braccia esperte di nostro padre! Già 
					ride il colore sotto la breve striscia di cielo, già 
					s'intrica il pensiero d'un disegno perfetto, già al vento 
					nelle foglie lievi tremola la sentenza. d'una passione 
					inelusibile.  Nomenclatura-folk Dopo la seconda guerra mondiale nella Valle Siciliana è pressochè 
					scomparsa la pastorizia intensiva, e ci si limita ad 
					allevare un piccolo gregge di 5-10 capi per famiglia. 
					Sono tre le razze ora presenti: a) la recchiune o «bergamasca», 
					importata da poco, dalle grandi orecchie pendenti, grossa e 
					di parto gemino, delicata e bisognosa di riparo; è allevata 
					anche per la carne; b) la nustrane, meno grossa, 
					comunemente allevata dai contadini per gli agnelli, 
					formaggio e lana; c) la muntagnole, la tipica pecora 
					dei pastori abruzzesi; di taglia più piccola, raramente fa 
					gemelli, ma è resistente alle intemperie nello stazzo 
					all'aperto. Nella proporzione di ogni 8-10 capi si 
					aggiungeva alle bianche una pecora nera per ricavare 
					dalla lana mescolata una tinta grigia, senza 
					ricorrere a colorazione artificiale (considerata antigienica 
					causa di prurito ); la tinta grigia del tessuto di lana era 
					particolarmente usata per maglieria interna e certi tipi di 
					calze pesanti, come li cuturne (calzettoni da uomo 
					usati d'inverno con gli scarponi).    |