Il mulino si
presenta con il tetto sfondato, mentre le mura di
sostegno sono ancora parzialmente integre.
Dell’architrave di pietra della porta d’ingresso
rimane solo un frammento che riporta un’incisione
con la data 1856, probabilmente un restauro.
Il mulino è appoggiato ad un dosso da cui scende il
canale derivatore delle acque, ormai completamente
ricoperto dalla vegetazione. Di fronte ben evidente
l’arco del canale di restituzione.
Molto belli sono i conci delle testate d’angolo,
alcuni di grandi dimensioni, rifiniti con una
lavorazione di bocciardatura con cornicette lisce.
Tali conci trattengono una molatura formata da
pietrame più piccolo.
Nell’intorno sono ancora visibili una serie di
strutture funzionali che contornavano il sistema
mulino che va dal bottaccio e dai ben rifiniti
canali d’adduzione fino a due testate di un ponte
ormai scomparso.
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