Importantissimi per la
comprensione dello sviluppo della società italica sabina
nel passaggio dall'età dei re a quella delle"
repubbliche aristocratiche", sono i ritrovamenti
archeologici di Penna S. Andrea relativi ad una
necropoli e tre stele figurate ed inscritte al
Museo di Chieti). La prima, scavata dalla Scrinari nel
1974 in località Troiano, consiste in nove tombe
femminili con corredi, databili fra il VI e il IV secolo
a.C., composti da fibule, collane anelli, armille
oggetti da toilette e ceramica: si segnala in
particolare il corredo della tomba n. 8 che conteneva,
oltre a collanine in pasta vitrea, due testine virili
barbate in pasta vitrea di produzione fenicia, testine
che provano l' esistenza di rapporti commerciali fra i
Sabini adriatici di Penna S. Andrea con il mondo punico.
Le stele "paleosabelliche", trovate nello stesso anno
nella vicina località Castellaro, consistono in una
stele intera fusiforme e due grossi frammenti di altre
due databili al V secolo a.C. Probabilmente stele
funerarie infisse intorno ad un grande tumulo
sepolcrale, esse presentano la raffigurazione eroica del
defunto barbuto con, perduto, copricapo aggiunto e
lunghe iscrizioni sul fronte sottostante. Dallo studio
delle iscrizioni "sabine" fatto da Adriano La Regina e
Aldo Luigi Prosdocimi, si evince l'esistenza di una
"safinas tutas" ("comunità Sabina"), insediata
nell'area di Penna S. Andrea con un suo centro
fortificato ("ocrei safina”) riconoscibile
nell'altura del vicino Monte Giove di Cermignano, retta
da "safinum nerf" = "principi sabini": una
civitas aristocratica indipendente inserita nello
stato federale dei Sabini adriatici.
Altri attestazioni di
abitato antico dell’età romana sono sul colle SS.
Trinità nella località detta “Penna Vecchia”, mentre una
necropoli è attestata da una iscrizione funeraria
conservata nella chiesa di S. Giusta. |
Maschera vitrea, VI - IV sec. a.C.
rinvenuta nella tomba n. 8 della necropoli di Monte
Giove, raffigurante un personaggio virile, barbato, con
neo sulla guancia destra , prodotta probabilmente a
Cartagine. |