Edificata sull’estrema propaggine di Piano Roseto ad una quota di 1258m, domina uno scenario vastissimo dal Gran Sasso e Monti della Laga fino alla Vallata del Vomano fino al mare. Dai pochissimi documenti del XIII si desume che l’impianto originario, svevo, fu ripreso e potenziato dagli angioini non solo per ragioni strategiche e militari, ma soprattutto per il controllo dei pascoli di alta quota di Piano Roseto, dei pianori dello Zingano e delle praterie dei Monti della Laga, su una rete tratturale secondaria. La rocca è a pianta centrale, strutturata con alte mura a scarpa ad andamento poliedrico.